venerdì 23 febbraio 2018

Giallo, Noir & Thriller/50


Titolo: Malsangue

Autore: Claudio Sergio Costa

Editore: Libromania – 2017



L'autore di “Malsangue” compie la scelta di utilizzare due distinti punti di vista, uno per ogni personaggio centrale, e pertanto due narrazioni, una in prima persona ed una in terza, l'ispettore della squadra mobile di Milano Vanessa Redoaldi ed un bambino, Renato, dalla storia personale a dir poco singolare. A mio parere tale soluzione narrativa non risulta a conti fatti del tutto riuscita. Nello specifico l'uso, prolungato, della terza persona nella parte centrale del romanzo, depotenzia un po' la narrazione, rallentandone il ritmo che invece in altre parti risulta maggiormente coinvolgente. A volte, in particolare a causa del discontinuo e non preciso alternarsi degli stili di narrazione che sottrae al lettore un punto di riferimento, la tensione tende a calare. Peccato per un romanzo comunque non lungo e che risulta gradevole alla lettura, grazie ad una scrittura immediata e che solo saltuariamente si concede accessorie descrizioni e brevi incisi.



La storia narrata, nella sua durezza e tragicità, arriva al lettore, che si appassiona alle azioni di un becchino addetto in un cimitero di un paese non lontano dal lago di Como, luogo tanto remoto quanto adatto ad ospitare una personalità disturbata, che si rende colpevole di una serie di delitti e crudeltà che si prolungano per anni, fino a quando il caso o altro che si voglia definire giunge a far incrociare tra loro le vite ed i destini dei vari personaggi. La scrittura secca ed incisiva veicola e suscita emozioni, anche in virtù dell'umanità e della verosimiglianza dei caratteri, meglio descritti quelli adulti, forse un po' tirato e dai tratti ingenui quello del bambino, verso cui comunque, inevitabilmente, si indirizzano le simpatie del lettore.



Una buona proposta ed una lettura che mi ha incuriosito fin dalle prime pagine per lasciarmi in fondo soddisfatto, nonostante i lievi appunti che ho fatto all'inizio di queste righe.


L’ispettore della squadra mobile di Milano Vanessa Redoaldi si sta lentamente riprendendo da una triste vicenda personale, quando viene richiamata in servizio d’urgenza. Deve mettersi sulle tracce dell’assassino di un uomo brutalmente ucciso sui binari della metropolitana. Le indagini dell’ispettore, aiutata da un misterioso agente Senza Nome, portano a una serie di sparizioni tra Milano e Vedesimo, eventi all’apparenza non collegati tra loro eppure stranamente ricorrenti fino a dieci anni prima... La strada dell’ispettore si incrocia così con quella di Renato Frauleri, un bambino di dieci anni che fino al giorno di quell’omicidio non si era mai allontanato dal cimitero di Vedesimo, nascosto agli occhi del mondo. Per l’ispettore la serrata caccia all’uomo diventa una questione personale e fa tutt’uno con il tentativo di proteggere il bambino e superare la sua diffidenza per quegli adulti che sembra considerare tutti cattivi. (da libromania.net)



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