sabato 17 febbraio 2018

Ida - 2013


Ho visto un film bellissimo!
Ida”, di Pawel Pawlikowski, che al di là del nome difficile da ricordare per molti, ha fatto davvero un gran bel film. Tanto da meritarsi il premio Oscar 2015 come miglior film straniero.



Mi è piaciuto per la rigorosa, vibrante interpretazione delle due sorprendenti protagoniste, una novizia che si appresta a prendere i voti nel convento dove è cresciuta, e la zia che incontra per la prima volta pochi giorni prima del grande passo.
Mi è piaciuto per la splendida fotografia, un bianco e nero pieno e sapido nella sua freddezza, che esplora tutti i toni di grigio illustrando e raccontando due viaggi a loro modo iniziatici, due modalità di fare i conti con il proprio io e la Storia.
Compostezza e rigore formale, ma allo stesso tempo vitalità che si affida alla musica, splendida quella originale composta per il film, ma anche John Coltrane, Mozart e Adriano Celentano, nonché Fred Buscaglione per lampi di luce e di vita.


Un percorso nella Memoria, nella Storia, nella Polonia anni 50 e 60, affidato ad una grande regia, che evita retorica e cadute nel patetico o nel già visto grazie a splendide e irresistibili inquadrature, dove primi piani e campi lunghi, particolari e immagini a tutto schermo parlano allo spettatore la lingua, comprensibile a tutti, del grande e puro cinema.
Inquadrature perfette, bianco e nero di una purezza disarmante, immortale e narrativo, splendida musica, dialoghi essenziali ed esaustivi, rigidità formale solo apparente che cede opportunamente il passo ad una vibrante cristallina narrazione. Quanto basta per definire “Ida” un film imperdibile!


Polonia, 1962. La 18enne Anna, un orfana cresciuta in convento, ha deciso di farsi suora. Tuttavia, poco prima di prendere i voti, scopre di avere una zia ancora in vita, Wanda, la sorella di sua madre. Insieme a lei la ragazza affronterà un viaggio alla scoperta di se stessa e del proprio passato: scopre, infatti, di avere origine ebraiche e che il suo vero nome è Ida; inoltre, sua zia è un ex pubblico ministero comunista, responsabile di numerose condanne a morte nei confronti di religiosi. Mentre Anna va alla ricerca della verità sulla sua famiglia, Wanda deve confrontarsi con le decisioni prese ai tempi della guerra e che ancora la perseguitano. (da cinematografo.it)

All'interno del film viene suonato questo immortale e fantastico pezzo di John Coltrane. Un'ottima occasione per ascoltarlo!

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