Il numero 360 di Nathan Never è un buon esempio di come, anche nei fumetti "popolari" ed a volte un po' trascurati, si possa trovare un valido e virtuoso incontro fra generi e temi.
In particolare "L'uomo senza volto" è fantascienza che si tinge di giallo e di attualità, indagine investigativa tutto sommato "classica" che si inserisce nella sociologia e psicologia, bei richiami al western e momenti lievi e di ironia intelligente.
I personaggi sono ben delineati e caratterizzati, i dialoghi ben costruiti e rendono godibile e interessante una storia che si presenta come ottimo esempio di fantascienza gialla, in grado di prestarsi anche a letture su più e differenti piani.
Da apprezzare anche i disegni, curati e realistici al punto giusto.
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