Titolo: Mr Paradise
Autore: Elmore Leonard
Traduttore: Wu Ming I
Editore: Einaudi
Contrariamente
ad altri libri che leggo, dove sono presenti analisi ed indagini sui
personaggi, al limite dell’introspezione, descrizioni delle situazioni e degli
ambienti, nelle opere di Elmore Leonard
si fa a meno di certi virtuosismi ed orpelli. Non fa eccezione “Mr Paradise”, letto 10 anni fa, ma che
ricordo ancora con grande piacere, anche grazie ad una copertina tanto
intrigante quanto evocativa, che invita ad un sorriso e ad un istante di
nostalgia.
Un
thriller-noir atipico, con assassino
e vittima come vuole il genere, ma dove al centro di tutto, della asciutta e scattante scrittura di Leonard, ci sono i personaggi, le azioni, i
dialoghi e le battute. Non ci sono quasi per niente intromissioni descrittive
dell’autore, poiché tutto ciò che accade viene direttamente vissuto dai “tipi”
che animano la vicenda e dal lettore, conquistato dalla essenzialità mai banale
di quanto esposto.
Un
romanzo da vivere e, passatemi il luogo comune, da divorare, gustandosi ogni
pagina, quelle puramente d’azione e coinvolgenti, quelle un po’ languide e
quasi da narrazione “rosa”, come anche i momenti divertenti e al limite del satirico.
Kelly e Chloe
vivono insieme in un loft nel centro di Detroit e si godono la vita. Kelly fa
la modella, Chloe la hostess, finché non decide di mollare la propria variegata
clientela in favore di un lavoro più stabile come fidanzata, a cinquemila
dollari la settimana, di un avvocato ottantaquattrenne in pensione: Anthoy
Paradiso, detto anche "Mr. Paradise". Una sera Chloe convince Kelly a
unirsi alla combriccola, ma le cose prendono una brutta piega e prima della
fine della serata ci saranno due cadaveri, uno scambio di identità, una
cassetta di scurezza con il suo contenuto pronto a involarsi e, ultimo a
presentarsi sulla scena, il detective Frank Delsa, che ora avrà un doppio
omicidio da aggiungere al suo già pesante fardello di casi da risolvere. (da
lafeltrinelli.it)
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