Le mani del vento
scuotono gli alberi del frutteto,
e cadono sull'erba
piccoli frutti scarni,
beccati dagli uccelli.
Dove sono, dove finiscono,
caduti da alberi d'altri tempi,
scossi da un vento straniero,
la farina tostata al mattino,
il pozzo che non ha detto a nessuno
la storia dei primi baci,
il gracidare rustico delle rane a mezzanotte.
Dove sono caduti,
frutti scarni
dimenticati, beccati dagli uccelli,
il discorso della ragazza con il gatto,
il suo vestito azzurro e l'altalena,
e il treno che l'ha portata in un paese
morto come il riflesso della luna
nel vetro rotto della stalla?
(Jorge Teillier, da Per angeli e passeri - 1956)
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