venerdì 26 giugno 2015

Pensare di avere un figlio



-         Sai, stiamo pensando di avere un figlio.
-         Tu e chi?
-         Ma come chi! Lei!
-         Ah, ok. Bello!
-         Sai dire solo questo?
-         No, no, certo. È una cosa bellissima!
-         Però sono un po’ preoccupato.
-         Per cosa?
-         Avrò ancora tempo per fare quello che mi piace?
-         Il porno e la birra? Non credo avrai problemi.
-         Ma smettila! Dico il calcetto, i giri in bici, le partite al bar.
-         Effettivamente dovrai fare a meno di qualcosa, ma poi qualche uscita la farai.
-         E i film in tv?
-         Qualcuno ogni tanto, ma non ti preoccupare, è bello stare con il bimbo!
-         Dici?
-         Certo!
-         E andare al mare?
-         Ma ci andrete con il piccolo e sarà magnifico!
-         Sul serio?
-         Certo! E poi già dopo qualche mese lo potrai portare in bici sul seggiolino.
-         Veramente?
-         Sì, e sarà bellissimo portarlo in giro!
-         E la playstation?
-         Per quella dovrà diventare un po’ più grande.
-         No, dico per me.
-         Ma dai, giocherai con lui, con i suoi giochi, altro che play, te la dimenticherai.
-         Non dire questo! Non la dimenticherò mai!
-         Facevo per dire.
-         E se sarà una bimba?
-         Sarà fantastico ugualmente.
-         Ma sei sicuro?
-         Certo! Ho due bimbi!
-         Ma allora devo essere più positivo.
-         Senza dubbio.
-         Ma sì. Sarà bello, faremo tante cose insieme e poi quando farà la nanna mi dedicherò alle mie passioni e mi riposerò.
-         Ecco, sulla questione dormire sarei più cauto.
-         Cioè, che vuoi dire?
-         Magari ci potranno essere delle difficoltà.
-         Ma cosa dici? Perché?
-         Il sonno è questione delicata con i bimbi.
-         Ma io ho assoluto bisogno di dormire!
-         Forse dovrai mettere in conto meno ore di sonno e qualche notte difficile ogni tanto.
-         No, non scherziamo. Tu riuscivi a dormire?

-         Io? Senti, io ho tanto di quel sonno arretrato che quando sogno, lo faccio in lire!

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