Nell'albo
n. 184 di Dampyr, I Dimenticati”,
abbiamo a che fare con un gruppo di soldati giapponesi, apparentemente rimasti
in una remota isola nell'oceano Pacifico dai tempi della Seconda Guerra
Mondiale. Fedeli all'imperatore ad oltranza? Considerando la serie in cui è
inserito l’albo siamo legittimati ad aspettarci qualcosa di ben più intrigante
ed il ruolo di un demone ce lo
conferma.
Ci
godiamo l’incontro, firmato da Diego Cajelli,
fra guerra, mostri, yakuza, antiche maledizioni e lo storico senso del dovere tipico
della cultura giapponese. La narrazione
è intrigante e condotta con un buon ritmo, alternando e distribuendo i momenti horror, le scene d’azione e i flash back.
Fabrizio Russo ai disegni ha reso con una certa abilità i
diversi contesti e scenari in cui agiscono i protagonisti. Da sottolineare la cura
nella resa degli ambienti, degli abiti e delle antiche armature dei demoni
soldati di Tamasaburo, una figura
che mi sarebbe piaciuto veder sviluppata maggiormente, magari all'interno di
uno speciale o di un maxi, con più pagine a disposizione.
Un
buon albo, che ripropone personaggi che avevamo conosciuto in passato (n.77 "Kwaidan" e n.78 "Il Castello dei Mille Soli"), e che svolge anche una funzione di passaggio, in attesa degli sviluppi annunciati sul percorso di
Harlan e compari.
L’amico giapponese
di Harlan, l’ex-yakuza Hasegawa Kenshin, sta cercando di rifarsi una vita con
l’identità di un onesto pescatore, accanto alla bella Keiko, reincarnazione
della donna che ha amato per secoli. Ma Keiko viene rapita da un commando dei
suoi ex-nemici. Kenshin chiede aiuto ad Harlan. Per riavere indietro Keiko, i
due dovranno sbarcare su un’isola remota sperduta nell’Oceano e affrontare la
legione di irriducibili combattenti del generale Tamasaburo. Peccato che non di
soldati umani si tratti, bensì di invulnerabili demoni Han’a! (da sergiobonelli.it)
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