Ho
respirato aria “familiare” leggendo “La
Grande Madre”, numero 33 della collana Le
Storie della Sergio Bonelli Editore. Non per l’ambientazione canadese,
comunque suggestiva, ma grazie alla sceneggiatura di Lorenzo Calza, conosciuto sulle pagine di “Julia” (serie che consiglio per qualità delle
storie e attenzione ai dialoghi) ed ai disegni di Francesco Bonanno, già ammirato sul Dr Morgue della Star Comics.
Trama
efficace, personaggi accattivanti anche se non eccezionalmente inquadrati, ritmo
quanto basta per una lettura piacevole e disegni belli e definiti. I riferimenti letterari e cinematografici sono evidenti, ma l’originalità
non era probabilmente il fine principale a cui Calza puntava, poiché la vicenda
scorre bene e tutto sommato accade quello che ci si aspetta da un prodotto,
buono, come questo. Magia, mistero, omicidi ed un contesto da crime story si incontrano bene, anche
con quel tocco di soprannaturale che
dona respiro ed un pizzico di ironia, La sensazione di deja-vù torna più volte nella lettura, forse perché alcuni schemi narrativi e di sviluppo della
trama, nonché alcune soluzioni drammaturgiche e resa delle situazioni sono
ormai radicati, specie per chi legge anche la già citata serie della
criminologa Julia Kendall, ai cui caratteri sembra essersi ispirato lo
sceneggiatore. Inoltre il tema dell’uomo
di legge, che vive nel west moderno a cavallo e diviso (lacerato?) tra due realtà/mondi, che deve ritrovare armonia ed equilibrio
è evidentemente un tema molto sentito negli ultimi anni in casa Bonelli (come ad esempio in Cuore di lupo n.14 de Le
Storie e nella serie Saguaro), come anche nel cinema e nella fiction.
Un
albo che mostra qualità e onesta
capacità di confezionare buone storie da
leggere e gustare, accettando anche qualcosa che sa di già letto e visto,
ma ben sceneggiato e reso graficamente con stile e invidiabile “mestiere”. Questo
fa accettare una conclusione della storia un po’ stereotipata e tutto sommato
prevedibile, ma prima ce la siamo goduta tutta ed in fondo chiediamo questo
alla buona narrazione per immagini.
Il paese di
Stockville sonnecchia nella neve, ai piedi delle Rocky Mountains canadesi. Il
capo della Polizia Tribale, lo sceriffo nativo Spike Trudell, non ha grossi
grattacapi, almeno fino a quando… la follia non esplode! Misteriose sparizioni
e cruenti fatti di sangue colpiscono la comunità e danno avvio a un’indagine
destinata a scavare nel passato di Stockville, fino alle radici di un segreto
che doveva rimanere sepolto… (da sergiobonelli.it)
Nessun commento:
Posta un commento