Un tatuaggio all'anno. Ogni cinque anni chiudo il tatuaggio e ne inizio un altro. Forse l'anno prossimo sarà più facile. Più numerosi i tatuaggi, più corto il bastoncino. Più corto il bastoncino più largo il buco nella parete. In ogni modo, il tempo scorre veloce. Nove anni. Dieci anni. Undici anni. Dodici anni. Tredici anni. Quattordici anni. Tra un mese sarò fuori. Sarò fuori tra un mese, libero. Tra un mese me ne vado, me ne vado via. Tra un mese uscirò. Un mese esatto e sarò fuori. Una volta fuori mi servirà del denaro. Come farò per procurarmelo? Furto? Rapina? Che mangerò per prima cosa? Qualsiasi cosa ma non ravioli fritti. Qualsiasi altra cosa andrà bene. E poi comunque dove sono adesso? A giudicare dai clacson deve essere una città. La cosa più importante è sapere a che piano sono. E se buco la parete e mi ritrovo al cinquantaduesimo piano, anche se dovessi precipitare e morire, sarei comunque fuori, libero. Tra un mese sarò fuori. Ancora un mese e sarò libero.
(Oh Dae-su/Choi Min-sik in “Oldboy”, di Park Chan-wook - 2003)
Nessun commento:
Posta un commento